“Le oltre 170 farmacie private di Taranto e provincia sono un presidio sanitario e sociale essenziale eppure lavoratrici e lavoratori del settore continuano ad avere condizioni contrattuali deprimenti, redditi inadeguati e un contratto collettivo fermo al 2024”.
Daniele Simon, segretario generale della FILCAMS CGIL di Taranto, spiega così le ragioni dello sciopero nazionale, indetto da FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL e UILTUCS, che il prossimo 6 novembre riguarderà tutti i dipendenti delle farmacie private italiane.
In Puglia sarà allestito un presidio a Bari in Piazza Prefettura dalle 9.30 alle 13.00.
“Da Taranto partiremo alla volta di Bari consapevoli anche del ruolo che le farmacie e pertanto questi lavoratori svolgono in territori spesso marginalizzati, dove in moti casi – dice Simon – la farmacia e la parrocchia sono l’unico presidio sociale esistente”.
Ecco perché, a fronte di proposte datoriali considerate del tutto inadeguate, i rappresentanti dei lavoratori ora alzano la voce.
Chiedono un aumento retributivo significativo e veloce che sia in grado anche di attutire il forte aumento del costo della vita, una migliore conciliazione dei tempi vita-lavoro anche in virtù del sempre più frequente utilizzo di aperture straordinarie, valorizzazione delle competenze professionali che prevedono servizi che vanno ben oltre la dispensazione del farmaco su ricetta e percorsi formativi e riconoscimenti per queste nuove funzioni.
“La vertenza è una di quelle fantasma a livello nazionale e territoriale – sottolinea Simon – considerato che questi operatori così specializzati continuano a soggiacere alle regole dei contratti del commercio, mentre sia loro che noi come cittadini e utenti, avremmo bisogno di dare forza a queste ragioni per continuare ad avere garanzie di diritti e professionalità”.