Asili Nido. La FP CGIL: “Si faccia in Arsenale”

Si occupa di divario di genere e denatalità la nota che la Funzione Pubblica CGIL ha inviato nei giorni scorsi al Comandante del Comando Marittimo Sud, l’ammiraglio di squadra Salvatore Vitiello.

Lo fa indirettamente parlando di una richiesta che da tempo accompagna tutte le vertenzialità del sindacato della FP CGIL tarantina: ovvero gli asili nido e il welfare aziendale.

La richiesta in questo caso riguarda la nascita di un asilo nido all’interno del comprensorio dell’Arsenale di Taranto, oggetto negli ultimi anni di una rinnovata presenza di personale giovane

tra gli ex militari, e di una platea occupazionale sempre più vasta di potenziali fruitori considerata i poli militari e le officine manutentive.

Complessivamente oltre 2mila famiglie che potrebbero così accedere a strumenti di sostegno alla genitorialità e di conciliazione vita-lavoro.

La Marina Militare si è già distinta nel 2009 per aver realizzato, per i figli dei dipendenti, all’interno di strutture della Difesa, l’asilo nido “Mar Grande” – spiega il segretario della FP CGIL, Lorenzo Caldaralo – Una iniziativa che merita un plauso, perché dimostra un’apertura al contesto sociale e attenzione alle esigenze dei lavoratori.

Ora però il sindacato tarantino chiede in particolar modo all’ammiraglio Vitiello, da sempre sensibile alle esigenze della comunità, un passo ancora più deciso verso le politiche di welfare aziendale.

La Funzione Pubblica – dice ancora Caldaralo – ritiene che quel progetto vada esteso e riproposto in altri comprensori come ad esempio l’Arsenale, ampliando l’offerta che in considerazione degli orari di lavoro delle attività aziendali, preveda anche un servizio dopo scuola, e spazi di assistenza ai minori e alle famiglie anche durante i periodi di chiusura o sospensione delle attività scolastiche.

Sul tema risorse la nota firmata da Lorenzo Caldaralo e Grazia Albano, coordinatrice per il settore Difesa della Funzione Pubblica sottolinea la possibilità di reperirle attraverso servizi di permute, o attraverso un partenariato pubblico-privato, senza escludere ovviamente il dialogo con l’amministrazione comunale anche attraverso l’impiego di fondi derivanti dal PNRR.

Siamo certi della sensibilità che l’ammiraglio Vitiello ha sempre dimostrato verso certe tematiche – dicono Caldaralo e Albano – e pertanto ci auguriamo di poterne parlare direttamente con lui in un incontro di dettaglio relativo alla proposta in questione.

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