ASILI NIDO. PER LA CGIL: “BAGARRE POLITICA. ORA SI RILANCI DAVVERO IL SERVIZIO”


La vicenda asili nido comunali mette in luce, con nitida drammaticità, che tutto ormai appartiene alla più provinciale bagarre social tra esponenti politici. Difatti, dopo tutte queste settimane in cui la maggioranza di Palazzo di Città ha provato a convincerci che il sacrificio della privatizzazione degli asili nido era necessario per ragioni di bilancio, oggi si ergono a paladini del mantenimento del servizio pubblico. Siamo contenti e soddisfatti dell’annuncio del sindaco Melucci che ha fatto fare un passo indietro sull’intenzione di privatizzare gli asili nido comunali, ma noi non dimentichiamo che quella decisione era stata assunta sottotraccia e senza nessun confronto sindacale e sociale con le parti interessate. Sugli asili nido, insieme all’associazionismo locale e le rappresentanze genitoriali, non abbiamo mai mollato neanche di un centimetro e il passo indietro dell’amministrazione, checchè ne dicano, è il senso della lotta che abbiamo fatto in questi mesi”.

E’ duro il commento di Giovanni D’Arcangelo e Mimmo Sardelli, rispettivamente segretario generale della CGIL di Taranto e segretario generale della categoria
Funzione Pubblica dello stesso sindacato, che dopo la decisione del sindaco di Taranto di stoppare l’operazione privatizzazione dei nidi ora rilancia sul tema chiedendo finalmente le azioni necessarie per rilanciare il servizio.

Per noi – scrivono ancora D’Arcangelo e Sardelli – resta il sacrosanto diritto delle bambine e dei bambini di Taranto a percorsi pedagogici e formativi nell’alveo della garanzia pubblica, la serenità, la certezza occupazionale e il riconoscimento delle competenze di circa 120 operatrici del settore, e l’avvio di un serio confronto sul tema.
Prima di questa patetica parentesi, in cui si è cercato anche di mettere l’uno contro l’altro i lavoratori dei nidi e i lavoratori dell’appalto multiservizi del Comune di Taranto – sottolinea D’Arcangelo – avevamo chiesto che si avviasse la cabina di regia per il coordinamento pedagogico 0-6, quindi forse sarebbe il caso di curare questa allergia al confronto e cominciare finalmente ad occuparsi del bene comune.