Contrasto caporalato. Vertice in Prefettura a Taranto, il Prefetto propone la “Piazza della legalità”

Si svolge a pochi giorni e a poche ore dalle notizie di arresti in Puglia, per caporalato e sfruttamento del lavoro in agricoltura, il previsto incontro presso la Prefettura di Taranto del tavolo istituito a seguito della firma del Protocollo nel mese di marzo.

Il tavolo, presieduto dal Prefetto e partecipato dalla Organizzazioni Sindacali e Datoriali, oltre che dai Sindaci di vari Comuni e dai Direttori dell’Ispettorato del Lavoro e dello Spesal, ha consentito di fare il punto sulle misure sinora attuate di contrasto e prevenzione al fenomeno del caporalato.

Il Prefetto, in apertura dei lavori ha sottolineato il positivo raccordo tra vari attori e istituzioni, favorito dall’iniziativa del Sindacato che nei mesi scorsi ha denunciato casi di sfruttamento e maltrattamento di lavoratori presso le forze dell’ordine (come si ricorderà, proprio le denunce di CGIL e FLAI di episodi accaduti a Ginosa, sollecitarono l’avvio del percorso che ha portato alla firma del Protocollo provinciale).  Tuttavia, tranne i Comuni di Ginosa e di Palagiano che hanno già avviato azioni concrete, richiamate dal Protocollo stesso, si denota scarso ritorno dalle altre Amministrazioni e, in particolare da Regione e Provincia.  In particolare, queste ultime, avrebbero dovuto svolgere azioni in merito ai trasporti e alla video sorveglianza nelle campagne.

Il comune di Ginosa ha istituito l’info-point e sta lavorando per la Card da fornire ai lavoratori stranieri che si rivolgono alla Caritas, per favorirne il censimento.  Inoltre, sta mettendo a punto un protocollo operativo per gli accertamenti sul territorio, con riferimento particolare siti ospitanti i lavoratori stranieri e il rispetto di norme fiscali e di sicurezza.

Il Comune di Palagiano, attualmente commissariato, ha assunto in delibera di Consiglio il protocollo provinciale e attivato un progetto di coinvolgimento delle scuole del territorio.  Inoltre, è già possibile presentare denunce anonime sul sito del Comune che trasferirà con immediatezza dette denunce agli organi di Polizia.

Il Comune di Castellaneta si è detto pronto a prendere spunto dalle buone pratiche già attivate a Ginosa e Palagiano, sottolineando tuttavia che la questione trasporti resta un fatto importante.  L’intervento pubblico, in tal senso, toglierebbe ai caporali uno strumento che favorisce l’intermediazione di manodopera e il relativo trasporto dei lavoratori e delle lavoratrici.

Su tale questione hanno insistito molto i Sindacati confederali, richiamando la necessità di sottrarre l’intermediazione di manodopera ai privati e, in particolare ai caporali e di organizzare una efficiente rete di trasporti pubblica.  Resta aperto il nodo del Contratto integrativo provinciale, non rinnovato da 18 mesi che può e deve diventare un ulteriore strumento di gestione e controllo dell’organizzazione del lavoro, dei salari e di legalità.

I rappresentanti delle Organizzazioni datoriali, pur condannando fermamente i fenomeni di caporalato e sfruttamento, restano, tuttavia, sulla difensiva, tra le perplessità rispetto alla Legge di contrasto al caporalato e la necessità, a loro dire, di reperire spesso manodopera con urgenza, cosa che il servizio pubblico non è in grado di assicurare.

Il Direttore dell’Ispettorato del Lavoro ha sottolineato che l’episodio di denuncia a Ginosa Marina della CGIL ha favorito una forte collaborazione tra Ispettorato e Comune, collaborazione che è offerta anche agli altri Comuni di cui si attende disponibilità.

Inoltre, per evitare il duplicarsi di ispezioni presso le aziende da parte di diversi organi di controllo ispettivo, si sta lavorando di concerto con l’INPS in modo da poter svolgere in una sola volta accertamenti di varia natura (retributivi, contributivi, ecc.).

Il Direttore dello SPESAL, nel dichiarare che nel primo semestre 2017 sono state svolte 36 ispezioni in altrettante aziende, riscontrando 11 violazioni in tema di sicurezza e avviate 9 richieste di infortuni gravi, ha dato piena disponibilità a contribuire anche attraverso la formazione a favorire la prevenzione in tema di sicurezza.

Il Prefetto ha concluso la riunione richiamando la necessità di rafforzare l’intervento pubblico proponendo la “Piazza della legalità” come luogo fisico dell’incontro tra domanda e offerta e della individuazione di soluzioni al tema dei trasporti, oltre che ad auspicare la rapida definizione del Contratto decentrato provinciale di lavoro, assumendo gli ulteriori impegni assunti dai partecipanti e aggiornando la seduta.

 

 

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