Discarica Linea Ambiente di Grottaglie

Peluso: “Decisione che mortifica i territori. Chiediamo assunzione di responsabilità politica da parte di Provincia e Regione”

Il parere tecnico è una cosa quello politico è un’altra. Sulla “cupa” vicenda della discarica Linea Ambiente (ex Ecolevante) di Grottaglie chiediamo l’assunzione di una decisione politica che dia definitivamente il chiaro indirizzo delle azioni assunte o da assumere per la strategia dei rifiuti zero.

Così il segretario generale della CGIL di Taranto, Paolo Peluso, che esprime sostegno verso l’iniziativa del Sindaco di Grottaglie, Ciro D’Alò questa mattina in sit- in sotto la sede della Provincia di Taranto.

La decisione assunta dal Comitato tecnico della Provincia lo scorso 15 febbraio e resa nota solo nel post elezioni ci impone una riflessione generale circa la linea politica che si intende assumere su tutta la gestione del ciclo dei rifiuti – dice Peluso – perché è impensabile che attraverso gli intendimenti del legislatore europeo e nazionali si debba perseguire l’obiettivo che vada oltre le discariche, e poi continuare ad assistere alla reiterata assunzione di decisioni che mortificano proprio i territori.

Il Comune di Grottaglie – continua il segretario della CGIL – proprio alcuni giorni fa ha deliberato l’estensione del servizio di raccolta differenziata su tutto il territorio comunale, ma poi è costretto a subire l’ampliamento di una discarica che ormai da anni è al limite della sua capacità ricettiva e al centro di numerose segnalazioni di traffico di rifiuti provenienti da tutta Italia.

Auspichiamo che la Provincia così come la Regione chiariscano finalmente e una volta per tutte i loro intendimenti su questo fronte – dice Peluso, che poi pone all’attenzione dell’opinione pubblica altri casi emblematici sul territorio.

Lo sforzo dei sindaci va accompagnato e sostenuto – sottolinea – perché altrimenti non ha nessun senso chiedere ai cittadini e agli enti locali di programmare un ciclo della raccolta dei rifiuti differente, quale premessa per il raggiungimento di una piena economia, e poi sviluppare l’affaire discariche senza neanche accelerare un processo di evoluzione del sistema. Nella nostra provincia ci sono le discariche ma gli impianti di recupero e riutilizzo sono prevalentemente altrove. Non è pertanto solo il tema ambientale ad essere messo in discussione ma anche quello produttivo, occupazionale ed epidemiologico.

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