200 detenuti e solo un agente di polizia penitenziaria. E’ questa la proporzione drammaticamente evidente di alcuni turni di notte destinati ai “baschi blu” della Casa Circondariale “Carmelo Magli” di Taranto.
“Questa non è sicurezza, questo non è lavoro” – afferma il segretario generale della FP CGIL di Taranto, Mimmo Sardelli, preannunciando la conferenza stampa che il prossimo 7 febbraio terrà davanti ai cancelli del Carcere tarantino, insieme a Mirko Manna, coordinatore nazionale della Polizia Penitenziaria della FP CGIL.
Le denunce di questi giorni, con la presenza di sostanze stupefacenti e telefonini anche in sezioni di massima sicurezza non deve sorprendere se è proprio lo Stato a lasciare Taranto in una condizione di rapporti tra popolazione detenuta e agenti di polizia penitenziaria da terzo mondo – spiega ancora Sardelli – 802 ristretti (oltre 300 rispetto alla capienza prevista) e solo 289 agenti a garantire sicurezza e controllo.
Basti pensare che nei carceri di Verona (capienza 500 detenuti), Padova (capienza 596 detenuti) o Lecce (capienza di 1091 detenuti) le unità di personale sono di gran lunga superiori: 380 a Verona, 389 a Padova e 612 a Lecce.
E’ un miccia accesa in un territorio che è già una polveriera di emergenze sociali – afferma Sardelli – per questo è opportuno che si ridiscuta una volta per tutte del lavoro che viene svolto all’interno del Carcere, della dignità e della sicurezza di questi lavoratori, e del delicato ruolo che sono chiamati a svolgere.
La conferenza stampa si terrà martedì 7 febbraio alle ore 10.30, davanti ai cancelli della Casa Circondariale di Taranto in Largo Magli. All’incontro con la stampa parteciperanno anche Luca Lionetti, coordinatore comitato degli iscritti FP CGIL Taranto e il segretario generale della CGIL di Taranto Giovanni D’Arcangelo.