Ex Isola Verde. I dimenticati chiedono rispetto

Un velo di silenzio è calato in questi giorni sulla situazione degli ex lavoratori del progetto verde amico, 143 famiglie che dal 16 di marzo sono state lasciate a casa.

Le promesse e le belle parole dette nei mesi scorsi non valgono nulla ed il continuo scarica barile delle responsabilità tra Comune e Commissario alle Bonifiche rasenta il ridicolo – dicono i segretari di Filcams Fisascat e Uiltrasporti.

A più riprese, nel corso degli ultimi mesi, abbiamo sollecitato la definizione di una soluzione complessiva che consentisse di realizzare la continuità occupazionale e di reddito per tutti I lavoratori ex isola verde. Una soluzione che per spirito di responsabilità avrebbe dovuto smuovere le coscienze di  Regione, Comune e Provincia di Taranto e del  Commissario Straordinario alle Bonifiche. Un sussulto di responsabilità che purtroppo è mancato e ha lasciato ogni nostro appello totalmente inascoltato.

Così in clima da pandemia da Covid-19  con un mondo bloccato che decreta l’inattuabilità di licenziamenti da porre in atto i 143 ex lavoratori di Isola Verde sono l’anomalia, il dramma nel dramma che nessuno racconta o di cui si vuole assumere la responsabilità.

Licenziati e a casa senza neanche l’ombra di una possibilità di estensione degli ammortizzatori sociali.

Chiediamo di tornare a dare voce e dignità a questa vertenza e torniamo a chiedere che gli sforzi (anche in termini di formazione) avviati in questi difficili anni possano non essere vanificati per sempre. La soluzione passa dal riconoscimento di questo dramma che oggi, pare, nessuno voglia vedere.

I dimenticati chiedono rispetto!

Precedente Prenota un appuntamento con un consulente Caaf o INCA con pochi click