Questi numeri non ci convincono. Il Governo ci fornisce dati parziali e strumentali. Nella comparazione delle proposte ricaviamo alcune informazioni omesse nell’incontro del 30 maggio. Destano preoccupazione le quote di personale a tempo determinato proposte nel periodo 2018-2020 da Arcelor Mittal. Nebulosi i dati economici sull’innovazione tecnologica dei processi produttivi e sul costo del personale.
Domani al MISE la CGIL di Taranto si aspetta di conoscere tutto, non solo parte del processo decisionale che riguarda il futuro dei lavoratori ILVA e più specificatamente del territorio di Taranto.
Per aiutarci a fare chiarezza, abbiamo costruito la tabella con i dati in nostro possesso:
Anno | N. di lavoratori | Costo medio personale | Costo totale personale | |
Arcelor Mittal | 2018 | 9.407 | 50.000 | 470.350.000 |
2024 | 8.480 | 52.000 | 440.960.000 | |
Jindal | 2018 | 7.812 | 42.000 | 328.104.000 |
2014 | 10.812 | 45.000 | 486.540.000 |
Da un’altra tabella, che non ci è stata mostrata ieri, si evince che il gruppo AM Investco (Arcelor Mittal), prevede per il 2018: 8480 lavoratori a tempo indeterminato e 927 a tempo determinato. Questi ultimi si riducono progressivamente nei due anni successivi, fino a sparire del tutto. L’organico a tempo indeterminato proposto da AM Investco è quindi per tutti gli anni di 8480 unità. Chiediamo conto anche di altre informazioni che ci sono pervenute sulla mole di investimenti complessivi riferiti alla massa salari, di cui non abbiamo avuto notizie.
Pretendiamo chiarezza sul destino di migliaia di famiglie.