ILVA: ordine del giorno Assemblea Generale CGIL Taranto del 12 ottobre 2017

Publichiamo l’O.d.G. approvato dal gruppo dirigente della CGIL Taranto che ha svolto oggi una riunione monotematica sulla vicenda ILVA.

 

Ordine del giorno Assemblea Generale monotematica su ILVA

 

In data 12 ottobre 2017 presso la sede dello Spi Cgil Taranto, si è riunita l’assemblea generale della Cgil di Taranto con unico punto all’ordine del giorno “vertenza ILVA e iniziative da intraprendere”.

L’assemblea generale approva la relazione del segretario generale della Cgil di Taranto, Paolo Peluso.

Il tema ILVA investe tutti i livelli dell’organizzazione, le categorie sindacali che organizzano i lavoratori della fabbrica, la confederazione, le camere del lavoro.

La questione ILVA non riguarda solo i livelli occupazionali, ma è anche una vertenza sociale in quanto tocca vari temi e vari ambiti. Non sono in discussione solo i livelli occupazionali, quindi, ma anche il futuro ambientale del territorio di Taranto.

Le due priorità sulle quali ci si deve muovere sono proprio queste.

 

Le rivendicazioni sindacali da adottare sono le seguenti:

 

  • Anticipazione dell’applicazione delle prescrizioni AIA, salvaguardando i livelli occupazionali e il risanamento ambientale della fabbrica, a partire dall’urgente intervento sulla copertura dei parchi minerari e degli interventi sulle cokerie, sull’agglomerato, nonché verifica di interventi innovativi per l’abbattimento delle emissioni. L’anticipo dell’applicazione delle prescrizioni AIA e di tali interventi, potrebbe fornire una risposta concreta agli esuberi dichiarati nell’ambito della procedura di cessione dello stabilimento, con conseguente anticipo del rilancio produttivo per il completo assorbimento della manodopera ad oggi impiegata;
  • Il rispetto dei CCNL di settore, della massa salariale già in essere e la garanzia dei diritti acquisiti per i lavoratori diretti, delle società controllate e degli appalti;
  • La salvaguardia dei lavoratori dell’indotto ILVA, con l’obiettivo di introdurre la clausola sociale rispetto al bacino occupazionale oggi in forza con le aziende degli appalti;
  • In ogni genere di percorso contrattuale deve essere rigettata l’ipotesi di applicazione del Jobs Act in tutte le sue forme, con particolare riferimento al contratto a tutele crescenti;
  • Le logiche del profitto a scapito dei lavoratori e dei cittadini devono essere contestate in tutte le sue forme;
  • Il Governo non può limitarsi a svolgere solo un ruolo di mediazione tra le parti, ma deve farsi carico di prevedere degli interventi specifici per garantire i livelli occupazionali, se necessario con misure straordinarie che salvaguardino i livelli occupazionali e reddituali della platea dei lavoratori;

Per sostenere le rivendicazioni su citate, va condiviso un percorso per sostenere le istanze rappresentate almeno su alcuni punti fondamentali come la salvaguardia dei livelli occupazionali, il rispetto dell’ambiente e la tenuta produttiva compatibile della fabbrica.

Bisogna cercare di condividere un livello di mobilitazione molto intenso, da costruire fondamentalmente in maniera unitaria con CISL e UIL, cercando di trovare degli elementi per unire anche le comunità sulle rivendicazioni sociali, con la città capoluogo della Provincia ancora troppo divisa sul tema dell’industrializzazione e sulla compatibilità ambientale, una città ancora troppo divisa sulla scelta salute o lavoro. Provare ad unire significa cercare di costruire un’idea convinta e condivisa sull’obiettivo di affermare il diritto al lavoro e alla salute. Lavoro+salute= diritto ad una vita dignitosa.

L’Assemblea Generale della Cgil, con riferimento alla relazione del segretario generale, il compagno Paolo Peluso e alle conclusioni del segretario generale Cgil Puglia, il compagno Pino Gesmundo, proverà a costruire una forte pressione sugli Enti Locali affinché il Centro Salute e Ambiente diventi una realtà concreta a Taranto.

Centro salute e ambiente, con coinvolgimento dei Centri Ricerca, nell’ottica dell’integrazione Ambiente/Salute, richiamandosi alle linee-guida VIIAS (Valutazione Integrata dell’Impatto Ambientale e Sanitario) approvate dal Consiglio federale Ispra nel 2015, ma sino ad ora non utilizzate e richiamo alla legge regionale pugliese che consente di adottare decisioni come il riesame dell’AIA a prescindere dal rispetto dei limiti emissivi o immissivi grazie alla norma sulla Valutazione del Danno Sanitario.

 

La vertenza ILVA va inserita in un contesto più generale di sviluppo della provincia di Taranto. Per questo occorre sollecitare le bonifiche ambientali e i provvedimenti per accelerare la realizzazione di opere infrastrutturali, come l’ospedale nuovo, la rigenerazione urbana, interventi sulla mobilità. Vanno create, altresì, condizioni di sviluppo complessivo e diversificazione/implementazione di nuovi insediamenti produttivi e industriali.

 

Inoltre, la Cgil di Taranto nel corso delle prossime settimane presenterà una importante campagna di mobilitazione sul tema delle bonifiche da amianto, partendo dai dati censiti all’interno dello stabilimento ILVA per andare oltre i confini dello stabilimento su tutto il territorio provinciale (Marina Militare ed altri luoghi territoriali). I contenuti della campagna saranno condivisi a breve con il massimo coinvolgimento di tutti i livelli dell’organizzazione. La campagna verterà sul coinvolgimento dei lavoratori, dei cittadini e di tutti i livelli istituzionali. A riguardo, la Cgil di Taranto partecipa attivamente alle attività nazionali all’interno del coordinamento nazionale della Cgil presieduto dal segretario CGIL che ha la delega, il compagno Maurizio Landini

L’assemblea generale della Cgil di Taranto sarà riconvocata periodicamente con preciso ordine del giorno al fine di informare le compagne e i compagni sulle fasi del percorso e con l’obiettivo di assumere un livello di coinvolgimento pieno di tutta l’organizzazione.

Taranto, 12/10/2017

 

APPROVATO ALL’UNANIMITA’

Precedente Governo annulla l’incontro al MISE con AMinvestCO. CGIL Taranto e CGIL Puglia: bene l’annullamento, ma non si perdano di vista gli obiettivi.