Internalizzazioni Sanità Service. Dura presa di posizione della CGIL di Taranto e delle categorie FILCAMS, FIOM e FP

Quello che è accaduto tra ieri e oggi ai 200 lavoratori destinati alla Sanità Service e che stamattina avrebbero dovuto timbrare finalmente il cartellino come lavoratori a tempo indeterminato all’interno delle strutture sanitarie tarantine, è la beffa che si consuma dietro un modello che va immediatamente riformato con chiarezza e trasparenza.

E’ la presa di posizione della CGIL di Taranto che insieme alle categorie FILCAMS, FIOM e Funzione Pubblica, prende in considerazione la vicenda del differimento delle assunzioni in internalizzazione degli operatori CUP ex o ancora oggi dipendenti delle società private che di fronte al progetto ASL si sono opposte con una richiesta di sospensiva presentata al Consiglio di Stato.

La vicenda già passata al vaglio del TAR di Lecce e oggi destinata alla Cassazione lascia, infatti, in un limbo 200 lavoratori che da oggi non avrebbero trattato più i dati delle prenotazioni o prestazioni sanitarie pubbliche sul file della società privata, ma direttamente attraverso i dati di archiviazione finalmente nelle mani del Servizio Sanitario pubblico – commenta il segretario generale, Paolo Peluso – e questo rinvio rispetto al programma di internalizzazione non è solo un danno per i lavoratori e le loro famiglie, ma anche una grande incognita per il bisogno di salute e sicurezza di tutta la comunità tarantina.

Si aprono scenari di assoluta incertezza, che andrebbero dissipati al più presto con un’azione amministrativa più attenta e puntuale – continua la nota della CGIL.

Il sindacato pone tre questioni.

Il rinvio della internalizzazione non indica data. Ciò, probabilmente, per il fatto che l’udienza definitiva è prevista per il 15 ottobre e occorreranno tempi tecnici per l’emanazione del dispositivo. Dopo di che la ASL, se vincente, dovrà comunicare alle aziende appaltanti il preavviso di 15 gg. di sospensione dell’appalto. Quindi – si domanda la CGIL – l’avvio della internalizzazione potrebbe slittare di diversi giorni rispetto il primo novembre.

Cosa accadrà tra il 31 ottobre e la nuova data in questo caso? Ci può essere il rischio di una sospensione del servizio (in quanto le attuali aziende appaltanti sono in proroga fino al 31 ottobre) ovvero di un’altra proroga inaccettabile a questo punto?

I lavoratori hanno firmato un contratto di assunzione in Sanità Service dall’1 ottobre. E’ vero che era sub iudice e che si tratta di un procedimento della PA, ma il contratto soggiace sempre alle regole privatistiche.

Come CGIL valuteremo anche il danno economico specie per i lavoratori con contratto multiservizi.
Come CGIL e categorie coinvolte non intendiamo recedere di un passo dall’obiettivo della internalizzazione dei Servizi CUP, informatici, della logistica e del 118, ciò nell’interesse pubblico della efficacia del servizio e della tutela degli interessi di cittadini e lavoratori. E’, peraltro, inaccettabile che dati sensibili che riguardano la salute dei cittadini continuino ad essere affidati alla gestione di privati, al di là della correttezza dell’utilizzo degli stessi.

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