Ai primi di aprile un vertice in Prefettura aveva determinato la necessità di un approfondimento maggiore circa il piano industriale di Infrataras: la multi servizi del Comune di Taranto che dovrebbe coadiuvare l’AMIU (la municipalizzata ai servizi di igiene urbana) nel servizio di raccolta differenziata. Approfondimento richiesto da Funzione Pubblica CGIL a fronte di un piano industriale che traguarda esclusivamente l’obiettivo di un anno e non fornisce – dice Lorenzo Caldaralo, segretario generale della Funzione Pubblica Taranto – informazioni precise sul futuro di questa azienda e dei lavoratori attuali (20) e quelli in arrivo da AMIU (32).
Oggi la protesta si è trasferita sotto Palazzo di Città a Taranto, dove la delegazione di lavoratori e rappresentanti sindacali è stata ricevuta dall’Assessore alle partecipate del Comune, Massimiliano Motolese. Abbiamo chiarito le nostre posizioni e reiterato la richiesta di una sospensione di quel piano che a nostro avviso rimane lacunoso e troppo limitato nel tempo e nella mission aziendale – prosegue Caldaralo – Una condizione che purtroppo non ci mette al riparo da possibili processi di liquidazione e sospensione delle attività come già accaduto per altre aziende a partecipazione pubblica come l’Isola Verde emanazione della Provincia.
Serve programmazione per la CGIL e serve che il socio unico chiarisca una volta per tutte le sue intenzioni.
L’Assessore Motolose ha interagito in mattinata con l’amministratore delegato dell’Infrataras Umberto Salinas, e ha annunciato alla delegazione l’intenzione di voler riconvocare al più presto il tavolo di confronto sulla procedura in corso. Dopo mesi di silenzi si apre finalmente una vertenza che non è solo occupazionale – spiega Caldaralo – ma di risposta programmatica alle necessità della comunità su servizi indispensabili come la raccolta dei rifiuti e la differenziata. Attenderemo con fiducia la convocazione del tavolo che speriamo possa riunirsi in tempi stretti.