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Protestano i lavoratori Kyma Mobilità. Zotti (FILT CGIL): “Lavorare non puo’ essere un incubo”

Colpi d’arma ad aria compressa o sassi lanciati contro i finestrini, aggressioni verbali e non nei confronti del personale di guida degli autobus, assenza totale di sicurezza e sfaldamento delle relazioni industriali.

E’ per queste ragioni che domani il personale di Amat Kyma Ambiente tornerà ad accedere i riflettori su una emergenza che rischia di non placarsi, ma anzi di aggravare oltremodo le condizioni di insicurezza a bordo degli autobus urbani della città.

Per l’aumento del fenomeno delle aggressioni sia agli autisti che a soggetti terzi a bordo dei mezzi di trasporto della municipalizzata tarantina si rende necessario trovare soluzioni in tempi rapidi – spiega Francesco Zotti, segretario della FILT CGIL – Perchè andare a lavorare non deve rappresentare un incubo.

Sappiamo che nella stragrande maggioranza dei casi le aggressioni si verificano in giornate specifiche: il sabato o alla vigilia delle festività – spiega ancora Zotti – e soprattutto in alcuni quartieri caratterizzati da condizioni di disagio sociale o con maggiore permeabilità da parte della criminalità. Le risposte pertanto sono un percorso di civiltà e ripristino della legalità che non riguarda solo i lavoratori del trasporto ma l’intera comunità.

Dopo i tentativi di interlocuzione con l’azienda e una serie di incontri, uno di questi, lo scorso 24 novembre di fronte al Prefetto di Taranto, ora la vertenza assume i connotati di una vera e propria emergenza sociale.

Denunciamo l’assenza di corrette relazioni tra i rappresentanti dei lavoratori e i legali rappresentanti di Kyma che continua a proporre soluzioni che di fatto lasciano ancora una volta gli operatori del settore in trincea e sempre più esposti – afferma ancora Zotti – ecco perché dopo il presidio di oggi, domani 21 gennaio porremo in atto uno sciopero di 4 ore dalle 20.00 alle 24.00.

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