Sul rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro per la sanità privata, oggi vertice in videoconferenza, con il dipartimento salute della Regione Puglia.
All’incontro hanno preso parte i sindacati di categoria di CGIL, CISL e UIL ma non i vertici di AIOP e ARIS, i datoriali di settore che hanno chiesto la convocazione di un tavolo separato.
Il direttore del Dipartimento Salute della Regione Puglia ha comunicato la volontà delle due associazioni di voler sottoscrivere il rinnovo del contratto nazionale, ma CGIL, CISL e UIL restano cauti e al momento confermano lo sciopero generale previsto per il prossimo 16 settembre.
Chiediamo chiarezza e celerità rispetto ad un diritto negato per oltre 14 anni – spiegano – per tale ragione saremo disposti a revocare ogni forma di protesta solo di fronte a fatti incontrovertibili.
Un rinnovo di contratto che peserebbe sul costo della sanità privata pari a circa 22 milioni di euro – dicono ancora i referenti dei sindacati territoriali – ma che per buona parte sarebbe coperto proprio dalle regressioni tariffarie già annunciate dalla Regione che farebbero lievitare la quota di rimborsi per le strutture convenzionate fino a circa 20milioni di euro.
Insomma il costo del servizio sarebbe ampiamente coperto da fondi pubblici.
Nei prossimi giorni si potrebbero avere aggiornamenti sulla vertenza che a Taranto coinvolge circa 1200 operatori sanitari.
Nel frattempo nel corso della stessa riunione , a seguito di espressa richiesta delle organizzazioni sindacali, il direttore Dipartimento Salute della Regione si è fatto garante del riconoscimento in tempi brevi delle premialità Covid alle SanitaService. La premialità, come da intese con il Governo, sarà solo per chi ha affrontato l’emergenza Covid e con i dovuti distinguo a seconda del rischio di esposizione.