Questa mattina i lavoratori e le lavoratrici delle mense e delle pulizie scolastiche sono arrivati sotto la Prefettura di Taranto.
Sono i 180 rimasti fuori dal processo di internalizzazione nelle scuole e che si occupano della pulizia di classi e parti comuni e dei 140 lavoratori occupati nel settore della ristorazione scolastica.
Sono i figli di un Dio minore per cui il sentiero verso l’occupazione si fa sempre più minato e in salita – dice Luca Surico, componente della segreteria della FILCAMS CGIL di Taranto che questa mattina ha partecipato al sit-in voluto dai lavoratori iscritti alla sua organizzazione sindacale e alla FISASCAT CISL.
Un percorso accidentato che li ha tenuti fuori da un progetto di occupazione stabile e che l’emergenza Covid ha contribuito ad acuire.
Molti di loro hanno terminato la copertura dell’ammortizzatore sociale (FIS), altri sono senza reddito ormai da mesi, altri stanno esaurendo la fruizione delle settimane in cassa in deroga previste dal DL Rilancio – dice Surico – tutti però hanno in comune un futuro senza nessuna certezza.
Questa mattina dopo il sit-in sotto la Prefettura sono stati accolti dalla dottoressa Pizzola, capo di gabinetto della struttura di Governo.
In quella sede i rappresentanti sindacali e i lavoratori hanno potuto ribadire le loro richieste: proroga degli ammortizzatori sociali con causale “Covid-19”, mantenimenti dei livelli occupazionali alla ripresa dell’anno scolastico, accesso agli ammortizzatori sociali ordinari senza condizionalità rispetto al committente, misure di sostegno economico straordinarie, che coprano il periodo giugno-settembre, e riforma degli strumenti di sostegno al reddito.