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Emergenza affitti. Il Sunia chiede urgente sostegno

Le conseguenze dell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo non sono ancora tangibili sulle famiglie che conducono in locazione un immobile, ma l’impatto rischia di essere devastante, se non ci si attrezzi, e aprirà una ulteriore stagione di sfratti per morosità incolpevole che riguarderà miglia di famiglie nella nostra regione.

Il provvedimento del Governo di sospensione del pagamento dei mutui è una misura sicuramente importante ma non copre i bisogni delle tante famiglie che una casa non la hanno.

I  sindacati  inquilini  SUNIA TARANTO SUNIA REGIONALE,  vista  la  gravita  della  situazione,  invitano  la Regione Puglia ed i Comuni ad adoperarsi nei confronti del Governo nazionale per:

–      aumentare ad almeno 300 milioni il fondo nazionale di sostegno all’affitto. In Puglia sono oltre 30 mila le famiglie a Taranto circa 1000  interessate al sostegno, questo dato e prima della crisi sanitaria;

–      semplificare ed accelerare al massimo le procedure di accesso, gestione ed erogazione di questi fondi;

–       favorire ed incentivare forme di rinegoziazione del canone di locazione e delle condizioni, includendo la possibilità di sospensione parziale o totale del canone con esenzione fiscale al locatore per il reddito non percepito nei relativi periodi.

Alla Regione Puglia i sindacati chiedono di passare dalle comprensione ai fatti. Ad oggi la Giunta Regionale non ha deciso di finanziare il fondo nazionale di sostegno all’affitto. Negli scorsi anni la Regione integrava il fondo nazionale con 15 milioni, ora ci aspettiamo un intervento maggiore di almeno 25 milioni per il 2020 e comunque insufficienti a soddisfare Il fabbisogno regionale che ammonta ad oltre 55 milioni di euro, sempre dato pre crisi.

Mentre è assolutamente necessario che i Comuni, appena ricevono dalla Regione il trasferimento delle risorse, procedano tempestivamente ad erogano alle famiglie il contributo integrazione affitto del bando scaduto a dicembre scorso.

A tutte le Amministrazione Comunali, ad iniziare da quelle ad alta tensione abitativa, chiediamo di attivare un tavolo con le associazione della proprietà e degli inquilini che hanno sottoscritto l’accordo sui canoni agevolati ex legge 431/98 per arrivare ad un nuovo accordo integrativo che definisca modalità e criteri per la rinegoziazione dei canoni di locazione anche attraverso incentivi comunali di riduzione dei tributi..

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