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Fase 2 ed edilizia. FILLEA CGIL contesta l’esclusione dal tavolo del Comune di Taranto

Esiste un protocollo firmato da Ministero delle Infrastrutture, stazioni appaltanti pubbliche e da imprese e parti sociali allegato al DPCM 26 aprile 2020 che contrassegna le misure di sicurezza per riaperture e riavvio dei cantieri , ma al posto di ricalcare quel modello di confronto e condivisione il Comune di Taranto decide di parlare del settore escludendo le organizzazioni sindacali che rappresentano i lavoratori edili.

E’ l’accusa che il segretario della FILLEA CGIL di Taranto, Francesco Bardinella, rivolge all’amministrazione comunale di Taranto che nel pomeriggio di oggi ha convocato, per discutere della famigerata Fase 2, le categoria dell’industria, del porto e dell’edilizia escludendo dal confronto i sindacati di categoria.

Si tratta di una svista che probabilmente stona con l’intendimento del sindaco che pur nella sua comunicazione annunciava di non voler lasciare indietro nessuno “lavoratori, imprese, famiglie” – dice Bardinella – ma poi dimentica di convocare al tavolo chi ne rappresenta istanze, preoccupazioni e prospettive, nonché bisogno di certezze e sicurezza.

E’ infatti obbligatorio per legge insediare i Comitati territoriali per verificare che tutto il lavoro riparta in sicurezza.

Come sappiamo solo una piccola parte dell’edilizia sarà in grado di ripartire  – dice il segretario della FILLEA – e alla somma dei 5mila posti di lavoro persi negli ultimi dieci anni  rischiamo di aggiungere anche una quota importante di lavoratori senza nessun tipo di garanzia per il futuro.

Gli oltre 3 mila lavoratori attualmente censiti in provincia di Taranto nell’anagrafica della locale Cassa Edile hanno gravi preoccupazioni che a quel tavolo avrebbero dovuto trovare spazio e riconoscibilità – conclude Bardinella – spazi di confronto che se ridotti rischiano di non rappresentare nella sua totalità un mondo in cui i lavoratori, anche grazie alle preziose competenze dei nostri enti bilaterali, possono svolgere un ruolo di ulteriore garanzia e sicurezza per tutti.

Auspichiamo che a breve, a partire dall’Amministrazione comunale, tutte le stazioni appaltanti pubbliche del nostro territorio si attivino in maniera propositiva per istituire specifici tavoli nel rispetto dei provvedimenti governativi per vigilare sulle misure di sicurezza e la riorganizzazione dei cantieri.

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