Taranto. Appalto per la gestione del verde pubblico. La Cgil non firma l’accordo

Nella giornata di Venerdì 22 marzo 2019 presso la DTL presieduta dal dott. Coviello, la FLAI CGIL di Taranto non ha firmato l’accordo di passaggio di appalto per la gestione del verde pubblico con le aziende aggiudicatrici della gara triennale.

Sono sconcertata, delusa e arrabbiata, questo quanto dichiara Lucia La Penna, Segr. Gen. Flai Taranto al termine dell’incontro in Provincia, a quel tavolo oltre ai sindacati di categoria, anche la RSA Flai Cgil e una rappresentanza di lavoratori; la Flai cgil ha ribadito la richiesta dell’assunzione a tempo pieno dei lavoratori già impiegati negli appalti precedenti.

Per questi lavoratori sicuramente sono stati ottenuti traguardi importanti come la piena applicazione della clausola sociale e un considerevole aumento delle ore di lavoro rispetto alla gara precedente, ma tutto questo non è sufficiente.

La nostra richiesta di assunzione a tempo pieno, come sancito dal contratto provinciale e nazionale, non è stata accolta dalle aziende ed ha visto la neutralità dell’amministrazione comunale a quel tavolo rappresentata dal Responsabile Direzione Ambiente , Salute e Qualità della Vita; durante la trattativa ad essere presi in considerazione solo giustificativi di spesa, numeri, bilanci, ignorando completamente le persone, i lavoratori che chiedevano solo occupazione stabile, mantenimento di promesse e impegni assunti dall’amministrazione comunale durante incontri e trattative precedenti

E’ intollerabile per la Segretaria La Penna, la posizione delle controparti coinvolte, perché parliamo dell’affidamento di un servizio che prevede un importo complessivo di € 14.813.730,94 risorse importanti che possono garantire una occupazione piena degli addetti ai lavori.

La procedura è articolata nei seguenti lotti territoriali: il Lotto A comprende le aree verdi degli Edifici comunali (uffici, asili, scuole, etc), parchi, giardini, alcune piazze individuate per un importo complessivo annuo di 1.708.386,77 euro iva esclusa, oltre 26.138,32 euro per costi della sicurezza oltre iva; il Lotto B comprende le aree verdi delle piazze non rientranti nel lotto A, viabilità, aree verdi complesse per un importo complessivo annuo di € 2.211.194,96 IVA esclusa, oltre 33.831,28 euro per costi della sicurezza oltre iva

Su questa gara l’amministrazione comunale di Taranto si è espressa dicendo:

“gara milionaria per la manutenzione del verde urbano, una tra le gare più importanti sia sotto il profilo economico che per il servizio appaltato, sicuramente la più imponente mai realizzata in relazione alla manutenzione del verde urbano” e in tutto questo la Flai cgil Taranto riconosce l’opportunità per una città che ha bisogno di una rinascita urbana che passa anche da nuovi investimenti, valorizzazione e manutenzione del verde, del decoro urbano.

Ma proprio per questo riteniamo incomprensibile non riuscire a contrattualizzare in modo pieno e stabile, proprio quei lavoratori a cui si chiede, giustamente, di “portare Taranto al livello di tutte le più grandi realtà europee …una vera e propria capitale Green ( cit.) “

Utilizziamo proprio questo canale comunicativo per chiedere al sindaco Melucci di riaprire un tavolo attraverso il quale riuscire a dare risposte concrete a questi 51 lavoratori che per anni hanno atteso un lavoro dignitoso, operai che in questo lavoro vedono la possibilità di un riscatto sociale e a cui la politica ha promesso una opportunità vera.

Venerdì a quel tavolo a quei lavoratori non è stata data la possibilità di scegliere perché da una parte vi era un lavoro part time e dall’altro la rinuncia al lavoro, questa non è una scelta!

La Flai Cgil attiverà tutte le procedure necessarie per far valere i diritti di questi lavoratori, ma chiediamo sicuramente a questa amministrazione comunale e soprattutto al Sindaco di sostenere la richiesta di sostegno che viene da questa platea di lavoratori tarantini, siamo convinti che a Taranto e ai sui cittadini e lavoratori serva un cambio di marcia rispetto al passato, chiediamo di non lavorare al ribasso su diritti e prospettiva.

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