Teleperformance: non si parcheggia. Per centinaia di metri le auto dei dipendenti occupano le strade limitrofe

Sulla grave e spesso ingestibile situazione che di recente si è verificata a Teleperformance, a seguito della chiusura del parcheggio interno all’azienda, la SLC CGIL e la CGIL di Taranto, per voce dei rispettivi Segretari Generali, denunciano nel comunicato che segue, l’inerzia di azienda e Istituzioni locali.  A pagarne le conseguenze sono il lavoratori.

COMUNICATO

«I parcheggi non ci sono e le colpe ricadono sui lavoratori che arrivano tardi al lavoro e danneggiano la produttività dell’azienda»: eccolo il nuovo paradosso che in questi giorni si ritrovano a vivere i dipendenti di Teleperformance a Taranto. Una situazione ridicola e insostenibile che richiede l’immediato intervento di azienda e istituzioni».

È l’ultima denuncia di Andrea Lumino e Paolo Peluso, rispettivamente Segretario generale della Slc Cgil e della CGIL di Taranto, dopo le numerose segnalazioni giunte al sindacato da parte dei lavoratori di Tp. Una questione esplosa da oltre una settimana dopo la chiusura dell’area di un privato che l’azienda aveva adibito ad area parcheggi per i dipendenti: «La situazione esterna dei parcheggi a Teleperformance – ha spiegato Lumino – è diventata intollerabile. Nella zona PIP dove sorge la seconda azienda di Taranto per numero di dipendenti non esisto lo spazio fisico per parcheggiare: migliaia di dipendenti ogni giorno devono combattere per trovare un “buco” per lasciare l’auto, anche a centinaia di metri dall’Azienda. Non è un problema “banale” soprattutto se si considera che non ci sono mezzi pubblici che permettano ai dipendenti di lasciare l’auto a casa: è scandaloso».

Per Paolo Peluso «è urgente che azienda e istituzioni si incontrino per trovare in tempi strettissimi una soluzione che grava sulle spalle e sulle tasche dei lavoratori».

«In questi giorni stiamo assistendo – ha aggiunto Lumino – a scene assurde che gravano sulle tasche dei lavoratori in tema di ritardi e dell’azienda in termini di produttività e non è pensabile tollerare questa situazione».

«Dopo giorni di colloqui informali con vari interlocutori anche istituzionali – concludono i Segretari Lumino e Peluso – invitiamo, in spirito costruttivo, tutte le parti interessate ad adoperarsi per trovare soluzioni concrete e immediate: combattere l’astensionismo e riavvicinare i cittadini alla politica e alle istituzioni passa, inesorabilmente, per questa strada».

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