La vittoria della FILCTEM CGIL di Taranto sul ricorso ex art. 28 per condotta antisindacale di ADI Energia è una ulteriore riprova di come Arcelor Mittal non ha nessuna volontà di arrivare ad una soluzione nella vertenza ex Ilva continuando a tenere in ostaggio i lavoratori, la città e il sistema manifatturiero del Paese.
Così Francesco Bardinella, segretario della FILCTEM CGIL di Taranto che, attraverso l’avv. Massimiliano Del Vecchio, aveva presentato ricorso per l’atteggiamento contrario alla libertà di associazione e informazione dei circa 100 lavoratori del settore elettrico impegnati nella centrale energetica del grande colosso siderurgico.
Abbiamo chiesto più volte incontri con l’azienda e la risposta di Acciaierie d’Italia è stata solo un assordante silenzio – precisa Bardinella.
Il Giudice del Lavoro di Taranto ha dichiarato la antisindacalità della condotta di Acciaierie d’Italia Energia, la società del gruppo che gestisce le centrali elettriche dello stabilimento siderurgico jonico, per non avere illustrato ex art 44 del CCNL elettrici, la situazione economica e le prospettive di redditività in incontro congiunto al fine di avviare le trattative sul premio di risultato, nonostante esplicita richiesta della Filctem – precisa l’avvocato Massimiliano Del Vecchio.
Si tratta di un pessimo segnale se si considera anche il clima generale intorno alla fabbrica – specifica Bardinella – considerati anche i prossimi appuntamenti del 20 e del 22 dicembre prossimi (confronto con la premier Meloni e assemblea dei soci). È del tutto evidente che quanto sta accadendo in merito alla vertenza ex Ilva è frutto soprattutto dell’assoluta inaffidabilità della multinazionale che non ha nessuna intenzione di investire sul futuro produttivo e ambientale e tanto meno su salari e diritti dei lavoratori.