Asili nido ai privati a Taranto. La Cgil scrive al Comune per annullare la delibera

Il pensionamento di tante operatrici all’interno delle strutture asilari del Comune di Taranto pone il serio problema della continuità delle attività a partire dal prossimo anno scolatistico, ma mentre tutto il paese riscopre il valore del  servizio pubblico e la sua indispensabilità, siamo costretti a leggere della delibera  n. 70 2020 che di fatto affida in concessione due asili nido ai privati.

E’ la nota di Eva Santoro, Tiziana Ronsisvalle e Angela Dragone, rispettivamente componente della segreteria generale della CGIL e segretarie di categoria della Funzione Pubblica e della categoria dei lavoratori della scuola, a richiamare l’attenzione sul recente provvedimento del Comune di Taranto.

Ora discutere di questa vicenda in piena emergenza coronavirus e nell’impossibilità immediata di gestire una fase concorsuale può sembrare superfluo – dicono –  ma vogliamo ricordare a noi stessi e allo stesso Comune quanto si sarebbe potuto fare e invece non si è fatto.

Avevamo chiesto, infatti, da tempo un dovuto confronto per parlare con l’ente di queste difficoltà e programmare il futuro, così avevamo proposto di approfondire in maniera congiunta tutte le scelte da adottare in vista del nuovo anno scolastico – dicono – ma tutto è stato rimandato fino all’esito fin troppo scontato di un ricorso al privato.

Un’assenza di confronto che non si riesce a giustificare neanche ora, quando proprio tutta l’Italia riscopre il valore degli strumenti di connessione digitale e una riunione si può convocare in pochi minuti collegando persone direttamente dalle loro abitazioni o uffici – affermano ancora Santoro, Ronsisvalle e Dragone.

Così le rappresentanti della CGIL  hanno scritto al sindaco, all’assessore alla Pubblica Istruzione, al dirigente di settore del Comune per chiedere che quella fase di confronto preventiva sia svolta a posteriori, anche per conoscere le intenzioni dell’ente rispetto al futuro pubblico di questo servizio.

Consideriamo questo un impegno solenne verso le categorie che rappresentiamo e verso la comunità tutta – continuano le rappresentanti sindacali – ed è per questo in assenza di informazioni precise sull’affidamento, sulle politiche future del Comune su questo specifico settore di intervento, chiediamo l’annullamento della delibera in questione.

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