Crispiano stabilizza tre LSU. Ronzisvalle (FP CGIL): “Attendiamo negli altri comuni della provincia ionica”

Il Comune di Crispiano stabilizza ben tre lavoratori ex LSU. Dal primo aprile scorso infatti la vita di Mimmo, Veronica e Graziana cambia dopo 22 anni di precariato.

A darne notizia è la Funzione Pubblica CGIL che della battaglia sui lavoratori socialmente utili ha fatto una sua bandiera di diritti e dignità.

E’ un segnale, che dopo le stabilizzazioni già avvenute in altri comuni (20 – ndr) – spiega Tiziana Ronsisvalle della FP CGIL di Taranto – crea un precedente simbolico, una strada da seguire per tutti gli altri comuni della provincia ionica (14 in tutto – ndr)  dopo il  “delitto” contro la dignità dei lavoratori  che si è perpetuato per anni ai danni di questa categoria, malgrado la normativa nazionale indicasse la “temporaneità” di questo limbo.

Un limbo che ha impedito a Mimmo, Veronica e Graziana oggi inseriti in pianta stabile nel Comune di Crispiano, di avere una busta paga degna da presentare per avere un mutuo, un prestito o anche solo per pagare a rate un frigo nuovo.

Ora la strada è segnata – spiega ancora la Ronsisvalle – considerato che di anno in anno il livello di tolleranza del Governo centrale nei confronti degli enti locali si assottiglia, proprio in virtù del largo arco temporale in cui si chiedeva proprio ai Comuni di risolvere in via definitiva la questione LSU.

Così nei 14 Comuni della provincia ionica c’è attesa per la stabilizzazione di altri 78 lavoratori.

Sono parte integrante della macchina comunale – sottolinea la segretaria della FP CGIL – addetti al protocollo, manutentori, autisti, in alcuni casi impiegati allo sportello, e oggi gli enti non possono più far finta di nulla.

Così mentre il sindacato brinda di fronte al risultato di Crispiano frutto di un accordo raggiunto dopo le iniziali reticenze sul piano assunzionale, dall’altro prova a destare dal torpore tutte le amministrazioni comunali ancora in bilico.

Attendiamo che gli enti in programmazione elaborino il loro fabbisogno triennale 2019-2021, considerate anche le forti misure incentivanti messe a disposizione dal Governo proprio sulla posta LSU – dice la Ronsisvalle – ci riferiamo al fondo di circa 19mila euro a lavoratore riconosciute dal Ministero per le Politiche sociali e Regione Puglia, per le amministrazioni che decideranno di acquisire questi lavoratori nelle loro piante organiche. I nuovi provvedimenti – specifica la sindacalista – consentono di acquisire lsu anche per gli enti in dissesto che nella pratica non potrebbero accedere a programmi assunzionali.

I destinatari dell’appello della FP restano gli enti e in particolar modo i comuni di Sava, Massafra, Torricella e Faggiano che avevano già avviato un percorso con il sindacato della Funzione Pubblica CGIL riferito alle assunzioni programmate di circa altri 10 ex LSU.

Attendiamo fiduciosi i segnali che questi lavoratori attendono da anni – conclude la nota – affinchè il diritto alla piena occupazione, al salario dignitoso e alla giusta contribuzione pensionistica, sia riconosciuto finalmente anche da chi rappresenta lo stato nelle nostre comunità.

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