Maria Montessori

Donne di Pace

Scrittrici, giornaliste, scienziate, imperatrici, politiche.

In occasione della Giornata Internazionale per i diritti delle donne, la CGIL di Taranto oltre ad offrirvi il reportage di Collettiva firmato da Carlo Ruggieri, vi consegna le parole di Pace di queste donne. Donne di pace.

Bisogna continuare a lavorare per avvicinare i popoli, fare dimostrazioni, protestare se è necessario. Queste sono le nostre armi. Se si cede è un vivere male: restare immobili e terrorizzati, questo è inutile” (Manuela Dviri)

“Tra qualche decennio, il rapporto tra ambiente, risorse e conflitti potrebbe sembrare quasi ovvio quanto il legame che vediamo oggi tra diritti umani, democrazia e pace”. (Wangari Maathai)

“Possiamo sperare che gli uomini capiscano che gli interessi di tutti sono gli stessi, che la speranza sta nella cooperazione. Possiamo allora forse mantenere la pace.” (Alva Myrdal)

Cerchiamo di vivere in pace, qualunque sia la nostra origine, la nostra fede, il colore della nostra pelle, la nostra lingua e le nostre tradizioni. Impariamo a tollerare e ad apprezzare le differenze. Rigettiamo con forza ogni forma di violenza, di sopraffazione, la peggiore delle quali è la guerra.”
(Margherita Hack)

Stabilire una pace duratura è un compito dell’istruzione; tutto quello che i politici possono fare è di tenerci fuori dalla guerra.” (Maria Montessori)

Non è necessario aver combattuto una guerra per amare la pace.”
(Geraldine Ferraro)

“Non vi sembra strano come i capi di stato parlino così tanto e bene di pace mentre si preparano alla guerra?
(Coretta Scott King)

Vale più una pace relativa che una guerra vinta.”
(Imperatrice Maria Teresa d’Austria)

Cerca e trova la libertà dello spirito, perché dove c’è libertà c’è pace e dove c’è pace c’è amore, che è la chiave che apre tutte le porte.
(Eileen Caddy)

“… la comprensione può passare per le camicie, quelle prodotte da donne israeliane e ricamate da donne palestinesi, con una linea di moda che si chiama ‘Shalom Banot’ in ebraico e ‘Shalom Banat’ in arabo, cioè ‘Pace tra le donne‘” (Manuela Dviri)

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