500 famiglie di altrettanti studenti diversamente abili con diversità sensoriali, iscritti alle scuole di ogni ordine e grado di Taranto e provincia e che hanno fatto regolare richiesta di assistenza specialistica per l’integrazione scolastica, malgrado la certificazione di una disabilità grave, per esercitare il diritto allo studio, dovranno aspettare.
Con loro, fino agli inizi di novembre, dovranno aspettare 215 lavoratori, tra educatori ed OSS, che di fatto dovrebbero aiutare questi allievi e allieve, nella loro autonomia, nella crescita educativa e nell’apprendimento scolastico.
La denuncia è della CGIL, che insieme alla Funzione Pubblica CGIL di Taranto, ha interrogato proprio la Provincia di Taranto, competente in materia, rispetto al ritardo di un appalto che rischia di pregiudicare un sereno avvio di anno scolastico per studenti e lavoratori.
Già di per se la constatazione che sia ancora un appalto privato a regolare questo servizio così strategico e di interesse pubblico, costituzionalmente sancito, è un abominio – spiega Tiziana Ronsisvalle, segretaria della CGIL di Taranto.
La nostra preoccupazione principale infatti riguarda il benessere e l’efficacia di un servizio che richiede pianificazione accurata, tempi adeguati, preparazione – dichiara Mimmo Sardelli, segretario generale della FP CGIL – e invece come al solito viene trattato come in una partita doppia in cui far pareggiare i conti.
Il servizio, infatti, verrebbe sempre finanziato per meno mesi rispetto a quelli effettivi di svolgimento delle attività scolastiche per cui la coperta, troppo corta, determinerebbe ritardi o rinvii.
Il pubblico, insomma, mentre è chiamato a integrare e sostenere con sforzi ulteriori le fragilità, di fatto sceglie di investire solo una parte del percorso lasciando spesso soli proprio quei genitori che di quel sostegno avrebbero bisogno 365 giorni l’anno – precisa la Ronsisvalle.
A questo si aggiunga il fatto – precisa Sardelli – che i lavoratori che forniscono questo servizio, rimangono in sospensione lavorativa non retribuita per un lasso di tempo eccessivo e inaccettabile.
La Funzione Pubblica a tal proposito ha già chiesto alla Provincia di Taranto un riesame della questione, chiedendo l’immediato avvio dell’appalto.
Ma nel frattempo la CGIL rinnova la sua disponibilità a collaborare anche in considerazione di un quadro epidemiologico che pone in evidenza ulteriori urgenze.
I servizi di sostegno al diritto allo studio (asili nido, bonus libri, sostegno, integrazione) partono sempre più in ritardo anche per via di regolamenti che concentrano le azioni amministrative nel mese di agosto, notoriamente dedicato alle ferie – dice la Ronsisvalle – Vanno rivisti questi tempi e vanno riviste anche le priorità del servizio pubblico, anche alla luce degli incrementi di casi di minori in condizioni di disagio socio-economico, ma anche delle ultime informazioni registrate in una recente cabina di regia con il Comune di Taranto, relative al sostanziale incremento di diagnosi di bambini affetti da disturbi dello spettro autistico.