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Sanità e welfare in Puglia. No ai pasti surgelati per i degenti di oncoematologia

Riportiamo di seguito l’intervento del RSA Filcams Cgil Taranto Michele Portacci durante l’attivo unitario sul welfare in Puglia.

Compagni e Compagne, sono un lavoratore dell’appalto ristorazione ospedaliera di Taranto, da 28 anni.
I lavoratori dell’indotto che prestano servizio negli ospedali sono fortemente preoccupati per le scelte del management.

La buona salute passa anche da una sana e corretta alimentazione da affiancare alle cure mediche.
Il mio intervento è finalizzato a fornire un ulteriore contributo alla discussione di oggi. 

La Spending Review ha già penalizzato i lavoratori del settore mense, lavoratori che sono stati esclusi ingiustamente dal processo di internalizzazione (perché ritenuto un servizio non diretto alla persona) , l’internalizzazione del personale avrebbe sicuramente fatto risparmiare un bel po’ di soldi ai contribuenti come dimostrato nelle precedenti. 

Adesso un’altra tegola sta per abbattersi sulla testa dei quasi 2500 addetti del settore. Il riordino ospedaliero colpisce anche le strutture ospedaliere nello specifico i locali adibiti a cucina nei presidi, che tra l’altro prevede l’accorpamento degli attuali centri cottura solo 12 su 39 rispettano gli standard di legge quindi la creazione di centri cottura esterni. E’ stata indetta una consultazione tramite Innovapuglia. Parliamo di una procedura da 300 milioni di euro, dagli incontri tenuti dalle organizzazioni sindacali e il dott. Ruscitti è apparsa chiara la volontà del presidente Emiliano di unificare l’appalto e avere un unico interlocutore per tutta la regione. 

Utilizzando il criterio del COOK AND CHILL. 

Il termine Cook and Chill sta ad indicare un raffreddamento veloce delle pietanze appena cotte. Dietro questa procedura apparentemente semplice si nasconde in realtà un nuovo modo di interpretare il lavoro in cucina. Infatti si parla di servire cibo surgelato ai pazienti ricoverati. Se il presidente della regione “che ricopre anche il ruolo di assessore alla sanità” pur di far quadrare i conti non tiene conto che dietro ai numeri ci sono delle persone o meglio come più volte ribadito dal Dott. Ruscitti i ricoverati sono ospiti. Come si può minimamente pensare che gli ospiti delle strutture ONCOEMATOLOGICHE possano consumare un pasto surgelato?

Tenendo presente che le derrate che arrivano per la preparazione dei pasti sono già surgelate. Non più tardi di qualche settimana fà Emiliano è stato al Moscati che per miracolo nel giro di 24 ore è stato rinominato OSPEDALE ONCOLOGICO MOSCATI, una domanda: ma Emiliano sà che i pazienti oncoematologici hanno le difese immunitarie pari a zero ? Tutta questa operazione allarma non poco sindacati e lavoratori del settore, per quanto riguarda la salute dei degenti, il livello occupazionale dei 2500 addetti , da più parti è stato richiesto di internalizzare come è stato fatto già in precedenza, evitando di avere lavoratori di serie B. 

La nostra lotta non si fermerà La FILCAMS regionale e territoriale insieme a Cisl e Uil di categoria se non avrà risposte certe “ormai attese da diversi mesi” sulla tipologia del servizio da fornire ai degenti e salvaguardia dei lavoratori metterà in campo azioni di lotta mettendo da parte le barriere interne all’organizzazione chiedendo il Coinvolgimento di tutti i soggetti confederali, perché uniti di vince sempre, coinvolgendo la cittadinanza in una grande e visibile manifestazione .
NOI IL 12 DICEMBRE CI SAREMO

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