“La classifica de Il Sole 24 ore su “La qualità della vita di bambini, giovani e anziani” in provincia di Taranto, deflagra oggi sulla stampa come se fosse una novità, ma dal 2018 denunciamo una condizione di assurda mancanza di prospettiva, figlia di politiche assolutamente inadeguate sul fronte del lavoro, della formazione e della fruizione culturale”.
Così Giovanni D’Arcangelo, segretario generale della CGIL di Taranto, a commento dei dati diffusi ieri dal report de Il Sole.
“Lavoriamo con il massimo dello sforzo e controcorrente” – commenta ancora Daniele Simon, segretario di NiDiL CGIL, la categoria dedicata ai nuovi lavori, ma soprattutto a quel sottobosco di precarietà che non riesce a trovare spazio nell’ambito dei Contratti Nazionali.
“E’ un impegno controcorrente perché spesso negli incontri promossi insieme alla Rete degli Studenti Medi o nel PCTO promossi come CGIL ci scontriamo di fronte a racconti difficili da giustificare – spiega Simon – ragazzi presi a schiaffi dai loro datori di lavoro, laureati o altamente specializzati e costretti a pulire i bagni, vittime di abusi specie se di genere femminile”.
I dati sono stati raccolti in tre ricerche (ultima ancora in fase di elaborazione) sociologiche che restituiscono l’immagine nitida ed evidente di un territorio “nemico dei giovani”.
“Quì sognano solo di andar via – sottolinea D’Arcangelo – mentre resta inspiegabile la disattenzione istituzionale rispetto a programmi che potrebbero invertire la rotta: dall’housing sociale, al sostegno alla formazione e ricerca, passando per i finanziamenti ridotti per il sostegno alle scuole o all’avvio di programmi per l’auto-imprenditorialità”.
Ma il commento più duro arriva proprio dalla generazione protagonista della ricerca.
“A parlare di giovani spesso ci sono i giovani di ieri. Noi siamo “solo” la piazza in cui si consuma il “commentificio” del momento, quando, come ieri, analisi condotte a livello nazionale relegano il nostro territorio nelle ultime posizioni di classifiche sulla qualità di vita e il benessere dei giovani. Forse sarebbe l’ora di ascoltarci – dice Francesca Fumarola, referente della Rete Studenti Medi di Taranto – perché non una ma ben tre indagini statistiche e sociologiche effettuate da noi, insieme a Nidil CGIL e CGIL Taranto, avevano anticipato, dal 2018 in poi quello che oggi Il Sole 24 Ore certifica amaramente. Ma nel frattempo il tempo passa e noi andiamo via”.
Il tema sarà oggetto anche di un appuntamento che si svolgerà martedì 4 giugno, a partire dalle 9.30, nell’Auditorium dell’Istituto “Maria Pia” di Taranto. In quella sede CGIL, NiDiL CGIL, FLC CGIL e Rete Studenti Medi presenteranno l’esito del percorso realizzato all’interno delle scuole tarantine su “LA GENERAZIONE EUROPEA: IL FUTURO DI TARANTO E IL JUST TRANSITION FUND”.