Vertenza Studio 100 TV. A rischio il TG storico della città. Appello di SLC CGIL e Assostampa

Taranto perde un’altra delle sue voci di stampa. Dopo la chiusura delle emittenti televisive Video Levante e Blustar, la fine delle pubblicazioni del giornale della città, ovvero lo storico Corriere del Giorno, oggi a perdersi pian piano è quello che per oltre un ventennio ha rappresentato il racconto giornalistico della città.

E di poche ore fa, infatti, all’indomani del Primo Maggio e all’indomani della Giornata dedicata alla libertà di stampa, la lettera di licenziamento giunta a quattro lavoratori di Studio 100 TV: l’emittente televisiva che con la redistribuzione delle frequenze, a causa del suo passato inandempiente e vertenziale, aveva già perso la possibilità di trasmettere proprio nella città in cui era nata: Taranto e il suo canale numero 15.

Le lettere di licenziamento sono già arrivate a quattro dipendenti dei 13 attualmente in forza all’emittente televisiva, che dopo aver attraversato la bancarotta, la bufera giudiziaria e l’assegnazione a nuovi proprietari, oggi sconta nel silenzio generale l’incapacità della città di difendere e fare scudo di fronte a vertenze simbolo come queste.

Non è solo una questione occupazionale. Non solo.

Taranto non avrà più il suo TG. Ci saranno editori della provincia di Brindisi o di Bari, ad indicare la linea editoriale del racconto della città, senza viverci e senza conoscerne realmente i problemi.

All’indomani della Festa dei Lavoratori del 1 Maggio, proprio da Taranto Slc Cgil ed Assostampa denunciano chi, probabilmente, ha denigrato il valore del lavoro e delle persone mostrandosi come il peggiore padrone delle ferriere del 1800” – dicono attraverso un comunicato stampa i rappresentanti sindacali dei tecnici e dei giornalisti – Non più di 1 mese fa avevamo sollevato il problema che si sarebbe generato dalla nuova assegnazione delle frequenze radiotelevisive per la città di Taranto, con la scomparsa dal canale 15 di Studio 100 TV, penalizzando nuovamente ed oltremodo la città di Taranto e chi lavora per quell’emittente.
I due sindacati di categoria inoltre avevano proposto l’individuazione di possibili soluzioni attraverso il coinvolgimento della task force per l’occupazione della Regione Puglia. Invito caduto nel vuoto dietro il silenzio in cui si sarebbe trincerata l’azienda.

Slc Cgil ed Assostampa chiedono all’azienda di fare un passo indietro rispetto alle procedure di licenziamento già avviate e l’apertura di un serio confronto sindacale rafforzato dalla richiesta di apertura di un tavolo negoziale in Regione.

I sindacati chiedono, inoltre, alla politica locale, “piena di buoni propositi in questi giorni di campagna elettorale, di contribuire a rafforzare la nostra posizione”.

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