Il mondo della scuola, degli appalti pubblici, dei trasporti, dei servizi e degli appalti Poste, del mondo dei consorzi di bonifica e degli enti di irrazione, della sanità, ma anche quello della metalmeccanica, dei pensionati, oggi a Taranto in piazza per rivendicare salari più adeguati al costo della vita, il rispetto dei diritti di cittadinanza, l’aggiornamento delle pensioni, ma anche il rispetto per il mondo della cultura.
Durante la manifestazione svoltasi sotto la sede della Prefettura di Taranto, abbiamo raccolto anche il grido di allarme di Massimo Turco dipendente dell’Archivio di Stato di Taranto: “La situazione che riguarda i beni culturali e in particolar modo gli archivi è catastrofica. E’ un settore che viene depauperato in continuazione di personale e abbiamo esternalizzazioni continue del servizio. Interi archivi, anche comunali e provinciali – dice – passano al privato. La cultura, però, deve essere di tutti, deve essere pubblica”.
Prossimo appuntamento con la protesta di CGIL e UIL il prossimo 1° dicembre a Bari.
Nel video le immagini della giornata e alcune testimonianze di segretari e delegati di categoria.