“Volete una storia di dissenso moderno? Fatevela raccontare dagli oltre 450 lavoratori dell’appalto del Comune di Taranto che, ogni anno, con il fiato sospeso, attendono il rinnovo del contratto e, ieri mattina, mentre nelle loro case si continuano a fare i conti con le briciole, hanno dovuto assistere quasi inermi allo “spettacolo” di una politica inconcludente, senza progetto, senza strategia e in alcuni casi offensiva. Una politica che fa spallucce, che non fa scelte economiche e di bilancio, che si permette persino di fare liste di proscrizione tra lavoratori a loro giudizio non meritevoli, nel più classico divide et impera”.
Arriva il giorno dopo il consiglio monotematico dedicato ai lavoratori a rischio dell’appalto comunale, il giudizio dei segretari di FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL e UIL Trasporti, rispettivamente Paola Fresi (intervenuta in aula – video di seguito) , Luigi Spinzi e Carmelo Sasso.
“Abbiamo preferito attendere un giorno per sbollire il senso di frustrazione, l’imbarazzo provato al cospetto di un ente che preferisce conservare risorse economiche da destinare ad eventi a 6 zeri e non alla salvezza di questi lavoratori e dei servizi pubblici che essi garantiscono – spiegano – donne e uomini che da anni assicurano certificati anagrafici, gestione degli archivi, servizi ai mercati, ai bagni pubblici, negli asili nido, nei parchi comunali o nella manutenzione del verde pubblico. Un esercito di lavoratori e lavoratrici che sono parte indispensabile della macchina amministrativa comunale, traditi da chi invece questi servizi dovrebbe garantirli per legge.”
Malgrado le varie proposte di variazione di bilancio, la maggioranza al Comune di Taranto, ha rinviato ogni possibile decisione sul futuro di questi lavoratori al prossimo incontro con la Task Force regionale per l’occupazione. La riunione è stata convocata per il prossimo 28 novembre a Bari.
“È difficile per noi oggi rimanere possibilisti – spiegano ancora i rappresentanti sindacali – ci sono precedenti come quello dei lavoratori ex Isola Verde ormai in NASPI (che scade tra due mesi), che depongono a sfavore delle strategie per l’occupazione messe in campo da questa amministrazione. Continueremo a chiedere, come previsto peraltro dalla clausola sociale, mantenimento dei redditi e dell’occupazione per tutti i lavoratori coinvolti. Con questo spirito saremo presenti alla riunione in Task Force ma sappiamo già che, in assenza di un progetto di reimpiego, la Regione Puglia non potrà sostenere l’intera operazione”.
Eppure l’ente era stato già avvertito.
“Sono notevoli le sollecitazioni giunte sui tavoli di tutti gli assessori che si sono avvicendati in questi mesi – affermano Fresi, Spinzi e Sasso – ed ora che, il 31 dicembre, scadrà la proroga per i 150 lavoratori dell’appalto Patrimonio, la corsa scomposta alla ricerca di soluzioni tampone suona come tardiva e qualunquista”.
Infine FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL e UIL Trasporti annunciano ulteriori azioni.
Questi lavoratori e queste lavoratrici, anche durante il più grande dissesto della storia italiana, che riguardò il Comune di Taranto nel lontano 2017, conservarono ruolo, responsabilità e redditi – terminano – Se questo non riaccadrà anche ora, saremo costretti ad una reazione e siamo certi che la città sarà al nostro fianco.