Il terminal bus di Cimino e un piano di educazione civica contro le aggressioni. Il punto della FILT-CGIL di Taranto

A giorni sarà inaugurato il Terminal Bus dell’AMAT Kyma Mobilità nella zona di Parco Cimino, ma la FILT CGIL esprime alcune perplessità sull’azione amministrativa seppur considerato giusto il percorso intrapreso.

Crediamo che il Terminal Bus abbia un senso se è in grado di rispettare dei criteri – dice Francesco Zotti segretario della FILT CGIL di Taranto – ovvero quello di rendere il lavoro degli autisti e la fruizione dell’utenza più agevoli.

Secondo il sindacato infatti, non basta pertanto inaugurare un Terminal, che attualmente fungerà da capo-linea, se non si saranno adeguate le percorrenze in capo ad ogni operatore e se non si consentirà, ad esempio, all’utenza proveniente dalla zona orientale di poter scendere da un autobus extra-urbano e salire con lo stesso abbonamento su un autobus di linea urbana.

Decongestionare il traffico e l’inquinamento urbano sono obiettivi che vanno perseguiti con convinzione e per tale ragione per il sindacato l’azione va supportata da azioni che ne determino il successo.

Mobilità sostenibile che deve però fare i conti con una vera e propria emergenza sociale che sta vivendo il territorio e l’escalation di aggressioni e atti vandalici nei confronti del servizio di trasporti urbani e i suoi lavoratori.

Esiste un vero e proprio problema di sicurezza dell’esercizio degli autisti in quanto, le aggressioni ai
danni del personale viaggiante e degli autobus kyma Mobilità si moltiplicano – dice Zotti – Due casi incresciosi hanno caratterizzato la giornata dello scorso 11 settembre. Il primo un’aggressione ai danni dell’operatore d’esercizio “minacciato di morte” da quattro utenti, visibilmente alterati, che infastidendo i passeggeri a bordo con musica ad
alto volume, non solo hanno continuato, ma hanno anche iniziato a minacciare e insultare l’utenza e l’autista che prontamente ha fermato il mezzo chiamando le forze dell’ordine. Il secondo alle ore 16.00 dello stesso giorno, nei pressi della fermata della stazione ferroviaria di Taranto; il parabrezza infranto di un autobus colpito frontalmente da un oggetto, indirizzato all’autista, scagliato da un passante.

“Serve una maggiore presenza di verificatori, da programmare con gli autisti, e di forze dell’ordine, soprattutto in borghese, prendendo accordi con gli autisti che effettuano il turno al fine di organizzare al meglio il servizio di sicurezza a bordo dei mezzi. Ma serve anche un vero e proprio programma di educazione civica, da avviare anche all’interno delle scuole – termina il segretario della FILT CGIL Taranto – perchè abbiamo notato che spesso sono proprio i ragazzi, la sera, ad utilizzare gli autobus e quei lavoratori come bersaglio”.

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