Jobs Act. Il Consiglio d’Europa dà ragione alla Cgil, è lesivo nei confronti dei diritti dei lavoratori

Oggi vi parleremo di due articoli: il 24 della Carta Sociale Europea e il più noto articolo 1 della nostra Costituzione.

Il fatto: martedì 25 febbraio il Comitato dei diritti sociali del Consiglio d’Europa a Strasburgo ha dato ragione alla CGIL che nel 2017 aveva presentato un reclamo collettivo contro il Jobs Act. L’istituto europeo ha, infatti, considerato quella legge dello Stato italiano lesiva nei confronti dei diritti dei lavoratori, partendo proprio dall’art. 24 della Carta Sociale che dice: “tutti i lavoratori hanno diritto ad una tutela in caso di licenziamento”.

Quel “tutti” introduce un tema di diritto universale e di solidarietà che fu, non a caso, il valore fondante dei nostri padri e delle nostre madri costituenti tradotto nell’art. 1 della Carta Costituzionale italiana nel principio che sancisce: “L’Italia è una repubblica fondata sul lavoro”.

La sintesi di questi principi non lascia spazio a interpretazioni. Dice che le tutele sono valori non temporanei, non legati a cambi d’appalto, al grado di anzianità del lavoratore, alla dimensione di impresa, e che le tutele sono garanzie di prospettiva di quelle dignità del lavoratore e non semplici indennizzi economici.

La politica non si pieghi alle esigenze dell’impresa ma applichi i dettati costituzionali italiani e la carta europea.

Leggi la Carta sociale: Charte sociale revisee italien.pdf

Leggi l’articolo da Il Fatto Quotidiano -> https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/02/19/jobs-act-il-consiglio-deuropa-lo-boccia-ora-si-riparta-dallarticolo-18/5709675/

Leggi l’articolo da Fanpage -> https://www.fanpage.it/politica/strasburgo-boccia-il-jobs-act-viola-il-diritto-dei-lavoratori-a-una-congrua-riparazione/

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