Poli Educativi 0-6. La CGIL incalza il Comune. Convocato un tavolo per il 6 novembre

Il Sistema integrato di educazione e di istruzione garantisce a tutte le bambine e i bambini, dalla nascita ai sei anni, pari opportunità di sviluppare le proprie potenzialità di relazione, autonomia, creatività e apprendimento per superare disuguaglianze, barriere territoriali, economiche, etniche e culturali”.

E’ quello che si legge nel Decreto Legislativo n. 65 del 2017 e che per certi aspetti stenta ancora a diventare una inconfutabile realtà all’interno dei processi decisori della pubblica amministrazione.

Così la CGIL di Taranto partendo da quella norma torna ad accendere un riflettore sul tema.

“Nelle scorse settimane abbiamo celebrato un piccolo-grande risultato – spiega Tiziana Ronsisvalle, segretaria della CGIL di Taranto, con delega al welfare e ai servizi educativi – il Comune di Taranto ha fatto ritornare nell’alveo pubblico di quattro asili nido un tempo esternalizzati. Cioè torna il pubblico, con le sue garanzie, ad occuparsi dei cittadini più piccoli e della loro formazione. Ma malgrado l’importante risultato ascrivibile anche all’estenuante lotta ingaggiata dalla CGIL in questi anni, c’è un’autostrada di impegni da assumere proprio sulla risorsa più importante della nostra comunità, ovvero i bambini e le bambine”.

Il riferimento è alla programmazione e alla governance sulle politiche educative.

“Chiediamo da tempo la sottoscrizione di un protocollo d’intesa che istituisca una cabina di regia e che metta insieme ovviamente la qualità del lavoro dei dipendenti e dei professionisti del settore, con le esigenze dei bambini, delle famiglie, ma anche ai rinnovati bisogni di una comunità in costante cambiamento – dice ancora la Ronsisvalle – basti pensare alla presenza di bambini stranieri o extra-comunitari, al continuo depauperamento dei servizi post-scuola o alla scarsità dei servizi mensa”.

Una occasione per la CGIL da non perdere, anche alla luce dei fondi regionali che destinano risorse economiche alla creazione dell’istituzione che avrà il compito di leggere tutti questi bisogni (DGR n. 911 del 30 giugno 2023).

Un impegno che anche il livello regionale della CGIL ha assunto, a partire dalla sottoscrizione del Protocollo di costituzione del “Comitato Regionale Per La Promozione del Sistema integrato zerosei” l’8 marzo 2021 e dalla condivisione di ogni iniziativa utile a consolidare il sistema e farlo diventare punto di riferimento del modello educativo pugliese.

“L’avvio dei Poli per l’infanzia, la sperimentazione dei Coordinamenti pedagogici territoriali e della formazione congiunta del personale educativo e docente rappresentano si, ancora una fase iniziale dell’integrazione del sistema zerosei, ma vanno – sostiene la Segretaria CGIL Puglia, Filomena Principale – nel percorso che ci siamo dati di costruzione e consolidamento delle politiche di apprendimento e socializzazione che garantiscono ad ogni bambina e ad ogni bambino il diritto soggettivo all’educazione ma anche di sentirsi riconosciuti e accolti nella propria unicità, fin dalla più tenera età. Riportare l’esperienza del nido pubblico a Taranto – che ne aveva rappresentato un modello consolidato di esperienza e riferimento per tante famiglie – ci sembra il migliore contrasto alla crescita delle disuguaglianze e il miglior spazio sociale per la crescita. La tenuta di un diritto costituzionale all’istruzione e all’educazione oggi pericolosamente messi in discussione”.

“Ci sono le risorse – dice Tiziana Ronsisvalle – ma non basta riunire attorno ad un tavolo i coordinatori didattici, serve a nostro avviso tornare a dare lettura politica dei territori e di quelle esigenze che ad esempio la CGIL conosce da vicino, grazie al lavoro che svolge in quartieri, nei luoghi di lavoro, tra gli immigrati”.

Quella fase di confronto arriva ora alla fase clou considerato che proprio il prossimo 8 novembre CGIL, CISL e UIL Taranto sono stati convocati a Palazzo di Città per parlare della sottoscrizione del Protocollo.

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