È quanto afferma Maria Teresa De Benedictis, Segr. Generale della FILT CGIL di Taranto, a margine dell’incontro svoltosi con il Presidente dell’Autorità portuale, Sergio Prete.
Nel prendere atto positivamente dell’impegno da parte di Yilport, che da gennaio diverrà con tutta probabilità il nuovo e importante operatore terminalista del porto di Taranto con una concessione cinquantennale, con lo sviluppo breve periodo (due anni) di un traffico pari a 500 Teu e nel medio (5 anni) pari a 1 mln di Teu, la CGIL rilancia come fondamentale il tema del riassorbimento della quasi totalità del personale ex TCT e dell’intero indotto.
“In CGIL siamo convinti che si tratta di una stima prudenziale e abbiamo chiesto un impegno ad accelerare gli investimenti per intercettare nuovi traffici”- sostiene la De Benedictis – “ritenendo che le potenzialità dell’infrastruttura portuale e retroportuale e la dimensione globale dell’azienda lo possano consentire”.
Peraltro il rilancio dell’economia marittima e lo sviluppo dei traffici si completerà se saranno costruite misure di politica economica capaci di legare strettamente la portualità alla riorganizzazione del tessuto economico, al rilancio della produttività totale dei fattori, alla ripresa di competitività dell’industria e della logistica sui mercati internazionali.
Nel paradigma della nuova economia industriale, la logistica svolge un ruolo determinante. Senza un accesso efficiente ai mercati si determina uno svantaggio competitivo difficilmente colmabile. Accanto a questo elemento, che conta sempre più nella determinazione della produttività totale dei fattori, serve la capacità di far crescere la dimensione delle imprese e di puntare sui settori ad elevato contenuto tecnologico, per modificare la traiettoria di una specializzazione manifatturiera ancora concentrata sui settori maturi.
Quindi “va richiamata una responsabilità più complessiva di tutti gli attori istituzionali” afferma ancora la sindacalista della FILT CGIL.
Accelerazione che la CGIL richiama anche sui collegamenti per l’intermodalità, a cominciare dalla rete ferroviaria di collegamento.
Penso – dice la De Benedictis – al tratto Cagioni-Molo Polisettoriale con l’attivazione prevista ad aprile 2020, e Taranto-Piastra Logistica con attivazione prevista nell’agosto del 2020. Entrambi i raccordi, allo stato funzionale attuale, sono percorribili anche se da tempo non abbiamo treni – continua la segretaria della FILT – Entrambi gli investimenti di potenziamento consistono in nuovo fascio 3 binari 750 m elettrificati e riduzione tempi di manovra.
I porti saranno, assieme ai retroporti ed alle strutture logistiche, insomma l’asse strategico di questo intervento di politica industriale auspicato per Taranto.
Nel corso dell’incontro a proposito delle opportunità di sviluppo e lavoro, il presidente dell’Autorità portuale ha ribadito che saranno avviate nuove attività di Innovation Hub che vedranno tra le altre cose recuperare gli spazi dell’ex iard Belleli, e il varo di una nuova concessione al mol Sant’Eligio per lo sviluppo della nautica da diporto che prevederà assunzioni di personale direttamente dall’agenzia portuale nata per tutelare gli ex operatori TCT.
Infine la FILT CGIL attraverso la sua segretaria Maria De Benedictis ha condiviso con il presidente Prete il piano d’azione per dare nuova connotazione pubblica al rapporto con AM Investco e procedere ad azioni di recupero dei materiali ferrosi come nei progetti di economica circolare previsti dall’addendum al contratto di cessione dell’ex ILVA.