In autunno l’amministrazione comunale di Martina Franca potrebbe affidare il nuovo appalto per il servizio di spazzamento e raccolta rifiuti dell’abitato e dell’agro cittadino, ma secondo la Funzione Pubblica CGIL di Taranto, questa operazione sarebbe un po’ come se si volesse celebrare un matrimonio offrendo agli invitati solo fichi secchi.
Secondo Mimmo Sardelli, segretario generale della FP CGIL Taranto, che nei giorni scorsi ha incontrato il tecnico comunale incaricato a dar seguito al nuovo capitolato di gara, a rischio sarebbero i lavoratori ma anche la qualità del servizio da rendere alla cittadinanza.
L’attuale appalto, infatti, occupa circa 100 dipendenti che si occupano di un territorio esteso: quasi 290 chilometri quadrati gestiti attualmente con il servizio di raccolta porta a porta nel centro abitato e l’utilizzo di piccole isole ecologiche nelle zone di campagna.
Abbiamo appreso che ora il pur meritorio processo di estensione del servizio porta a porta anche nell’agro verrebbe svolto senza nessun tipo di implementazione di mezzi e uomini – dichiara Sardelli – ma con un meno onorevole taglio del servizio nel centro abitato.
Una coperta corta che tirata dalla testa inevitabilmente lascerebbe scoperti i piedi.
Si estende il servizio, ma si lascia a quegli stessi lavoratori l’onere di subirne gli effetti. Infatti il taglio sulle giornate di raccolta di alcune frazioni di differenziata in città causerebbero immediatamente due effetti: un disservizio per la cittadinanza e una mole di lavoro maggiore per gli operatori del servizio che dovrebbero raggiungere anche tratturi impervi e allo stesso tempo caricarsi pesi maggiori nei giorni di conferimento.
Siamo in fase di redazione di quel capitolato e la Funzione Pubblica CGIL chiede che sia la parte politica ad indicare la strada, a fornire spiegazioni e a chiarire una volta per tutte che tipo di politiche si intendono assumere nell’ambito dell’appalto rifiuti – dice Mimmo Sardelli.
Ora la palla passa all’amministrazione retta dal Sindaco Gianfranco Palmisano – conclude il segretario della FP CGIL di Taranto – 100 lavoratori e e circa 50mila abitanti attendono risposte!